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Volodymyr Mykolaienko

Volodymyr Mykolaienko

Data del rapimento: 18 aprile 2022

Luogo del rapimento: la città di Kherson

 

Volodymyr Mykolaienko era un sindaco di Kherson, il capoluogo nel sud dell’Ucraina, dal 2014 al 2020. All’inizio dell’occupazione, il sessantaduenne Volodymyr ha deciso di non lasciare la sua città natale. I russi hanno cercato più volte di costringerlo a collaborare con loro ma lui ha rifiutato con fermezza la loro proposta. Il 18 aprile, Volodymyr è scomparso: è uscito di casa e non è più tornato.

L’ex sindaco di Kherson è diventato uno dei numerosi cittadini rapiti nella primavera del 2022. Nella maggioranza dei casi le persone rapite erano coinvolte nella difesa della città oppure sostenevano pubblicamente l’Ucraina nonostante l’occupazione. Presto, i russi hanno diffuso un video di propaganda con Volodymyr, ma anche in ostaggio era coraggioso e non ha abbandonato la sua posizione pro-Ucraina.

All’inizio di maggio, gli occupanti hanno fatto perquisizioni nell’appartamento di Volodymyr e anche nell’appartamento di sua figlia. È stata l’ultima volta che sua moglie Maryna ha visto Volodymyr. “Sono arrivate due auto con la lettera ‘Z’. In una c’erano militari e nell’altra c’erano uomini in uniformi nere. Penso fossero agenti del FSB (Il Servizio federale per la sicurezza della Federazione Russa) e proprio con loro c’era mio marito. Quando è uscito, gli ho detto: “Dimmi tutto”. E lui ha risposto: “Di’ a tutti che vi voglio tanto tanto bene”, ricorda Maryna. Secondo lei, la perquisizione è stata trasformata proprio in un furto. I russi hanno portato via tutto ciò che vedevano: router, profumi, alcolici, funghi e caffè.
All’inizio l’ex sindaco è stato detenuto nell’edificio della polizia di Kherson, dove è stato brutalmente torturato. Successivamente, è stato portato in Crimea occupata e poi dopo in territorio russo.

La nipote di Volodymyr, Hanna, ha raccontato che la famiglia riceve informazioni sulla sua posizione frammentariamente dai cittadini ucraini rilasciati dall’ostaggio. Dice che suo zio è stato spostato da un carcere all’altro più volte, quindi le sue condizioni di detenzione cambiano costantemente. Volodymyr ha problemi di salute: soffre di ipertensione e ha problemi alla schiena. Durante la perquisizione nell’appartamento la primavera scorsa, gli è stato permesso di portare con sé alcuni farmaci, però non erano sufficienti. La famiglia non sa se stiano curando Volodymyr nella prigione russa.

Durante tutto il periodo dell’ostaggio, la famiglia ha ricevuto solo una sola lettera da lui ad agosto dell’anno scorso. Da allora in poi non sono arrivate altre notizie da lui.

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